Come ti porto l'occhiale da sole (griffato)
L'appuntamento di Milano con il MIDO, la fiera internazionale dell'occhiale, consacra un accessorio che la moda ha reso un must. Estivo ma non solo.
Le grandi firme dellocchiale si ritrovano al MIDO a Milano, dal 4 al 7 maggio, dove, tra calciatori di serie A e testimonial eccellenti, occhiale fa rima con mondanità.
Dalle nevi invernali alla penombra dei locali notturni, locchiale da sole ormai non è solo sinonimo di estate, anche se mare e spiagge ne invogliano ancor di più luso.
I modelli di gran voga in questo periodo sono minimalisti e fascianti, leggeri e spesso senza montatura. Ma per questa primavera/estate non esistono regole, e ce nè davvero per tutti i gusti: retrò? Puntate su Gucci. Futuristici? I modelli sportivi e hi-tech di Chanel, D&G, Bulgari sono ciò che fa per voi. Amanti del lusso e dellostentazione? Valentino e Roberto Cavalli vi rispondono a suon di brillanti e astine in pelle di rettile. Ovunque dominano il colore e la fantasia, anche nelle geometrie, dalle più classiche a quelle più avveniristiche, come nellocchiale di Chloé.
La grande fetta del mercato italiano spetta agli occhiali dautore - quelli griffati, per intenderci - di cui lItalia è leader mondiale con un fatturato complessivo tra occhiali da sole e da vista - pari a 3.000 miliardi (secondo i dati dellAnfao, l'Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici), la metà dei quali realizzati grazie alle esportazioni.
Ma chi pensa che i vari Gucci, Armani e Valentino si producano da soli gli occhiali si sbaglia: dietro le griffe ci sono pochi, pochissimi nomi, che parlano di solito un italiano con spiccato accento del nord-est, e che vantano sia marchi di proprietà che altri ottenuti in licenza da grandi firme della moda. La provincia di Belluno è il terreno più fertile in questo settore, che ha in Luxottica la sua testa di serie. Lazienda di Leonardo Del Vecchio - quotata alla Borsa di New York dal 23 gennaio 1990 vanta la leadership nel business della fascia medio-alta/alta di mercato, con marchi come Sferoflex e il recente acquisto Ray-Ban, oltre alle grandi firme della moda, tra cui Chanel, Byblos e Armani.
Questultima è la più venduta tra le griffe e la preferita da bellezze tutte italiane come Sophia Loren e Maria Grazia Cucinotta.
Le firme delle sorelle Fendi e di Egon von Furstenberg, assieme al marchio Lozza, appartengono al patrimonio del gruppo De Rigo, che cavalca londa di Luna Rossa grazie allaccordo con Prada per la produzione di lenti di lusso. In zona cè anche Safilo, situata nel Cadore, che distribuisce per conto di stilisti come Gucci, Dior e Pierre Cardin e che ha dalla sua star dello spettacolo e dello sport come Lenny Kravitz e Hermann Maier.
Intanto, non è stata lItalia ma lAustria ad aggiudicarsi recentemente il Design Award 2001, l"Oscar" dellocchiale, grazie a uno dei modelli in titanio proposti dallazienda Silhouette. Un premio che tiene conto di diversi fattori tra cui funzionalità, scelta dei materiali ed ergonomia, per ricordarci che locchiale non è solo moda e grandi nomi.
Dalle nevi invernali alla penombra dei locali notturni, locchiale da sole ormai non è solo sinonimo di estate, anche se mare e spiagge ne invogliano ancor di più luso.
I modelli di gran voga in questo periodo sono minimalisti e fascianti, leggeri e spesso senza montatura. Ma per questa primavera/estate non esistono regole, e ce nè davvero per tutti i gusti: retrò? Puntate su Gucci. Futuristici? I modelli sportivi e hi-tech di Chanel, D&G, Bulgari sono ciò che fa per voi. Amanti del lusso e dellostentazione? Valentino e Roberto Cavalli vi rispondono a suon di brillanti e astine in pelle di rettile. Ovunque dominano il colore e la fantasia, anche nelle geometrie, dalle più classiche a quelle più avveniristiche, come nellocchiale di Chloé.
La grande fetta del mercato italiano spetta agli occhiali dautore - quelli griffati, per intenderci - di cui lItalia è leader mondiale con un fatturato complessivo tra occhiali da sole e da vista - pari a 3.000 miliardi (secondo i dati dellAnfao, l'Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici), la metà dei quali realizzati grazie alle esportazioni.
Ma chi pensa che i vari Gucci, Armani e Valentino si producano da soli gli occhiali si sbaglia: dietro le griffe ci sono pochi, pochissimi nomi, che parlano di solito un italiano con spiccato accento del nord-est, e che vantano sia marchi di proprietà che altri ottenuti in licenza da grandi firme della moda. La provincia di Belluno è il terreno più fertile in questo settore, che ha in Luxottica la sua testa di serie. Lazienda di Leonardo Del Vecchio - quotata alla Borsa di New York dal 23 gennaio 1990 vanta la leadership nel business della fascia medio-alta/alta di mercato, con marchi come Sferoflex e il recente acquisto Ray-Ban, oltre alle grandi firme della moda, tra cui Chanel, Byblos e Armani.
Questultima è la più venduta tra le griffe e la preferita da bellezze tutte italiane come Sophia Loren e Maria Grazia Cucinotta.
Le firme delle sorelle Fendi e di Egon von Furstenberg, assieme al marchio Lozza, appartengono al patrimonio del gruppo De Rigo, che cavalca londa di Luna Rossa grazie allaccordo con Prada per la produzione di lenti di lusso. In zona cè anche Safilo, situata nel Cadore, che distribuisce per conto di stilisti come Gucci, Dior e Pierre Cardin e che ha dalla sua star dello spettacolo e dello sport come Lenny Kravitz e Hermann Maier.
Intanto, non è stata lItalia ma lAustria ad aggiudicarsi recentemente il Design Award 2001, l"Oscar" dellocchiale, grazie a uno dei modelli in titanio proposti dallazienda Silhouette. Un premio che tiene conto di diversi fattori tra cui funzionalità, scelta dei materiali ed ergonomia, per ricordarci che locchiale non è solo moda e grandi nomi.