Messina, una leggenda come il Ponte sullo Stretto
Cosi' come vuole ogni tornata elettorale il Ponte viene proposto da centrodestra e centrosinistra come la panacea che risolvera' i mali della Sicilia. Poi una volta fatte le elezioni (e chi ha avuto ha avuto, e chi ha dato ha dato) si da' finalmente ascolto ai progettisti che spiegano che un ponte sullo stretto di Messina e' impossibile da farsi. E tant'e'.
Dunque siete a Messina, e ci siete capitati seguendo lennesima tappa del nostro giro dItalia velistico (avete visto il fascino mediterraneo del porto?). Questa volta niente consigli mangiare-bere-dormire, solo qualche importante consiglio su "cosa fare" in caso vi venisse voglia di gironzolare... Partiamo con una chiesa che ha dellincredibile (se non fossimo in Sicilia), Annunziata dei Catalani. Iniziata nel tardo 1100 risente di influenze arabo-normanne e ha una particolarità tra le particolarità: sbuca dal terreno come un fungo, giacchè giace - comè giusto che sia - al livello del suolo del 1100, mentre nel frattempo stratificazioni varie hanno innalzato il resto della città. In passato è appartenuta alla corporazione dei mercanti catalani a cui deve il suo suggestivo nome. Saltiamo a piè pari la nota tradizione folcloristica dei carretti siciliani per concentrarci su una tradizione locale ignota ai più, quella di Mata e Grifone, due enormi statue che di tanto in tanto vengono portate in processione. Sono due figure a cavallo, una dama bianca e un guerriero moro. Le leggende sul mito di Mata e Grifone sono diverse, alcune narrano che il gigantesco guerriero e la regina bianca rappresentino i veri fondatori di Messina, mentre altre ritengono che siano i prigionieri musulmani fatti dal condottiero Ruggero D'Altavilla nel 1086. Ad ogni modo la più accreditata delle leggende si riferisce al 964, quando Messina era lultimo baluardo siciliano che resisteva all'occupazione araba. Un generale invasore di nome Hassas Ibn-Hammar, durante lassedio alla città, vide la bella Mata figlia di un commerciante messinese. Innamoratosene costrinse con la forza il padre a dargliela in sposa. Le mille attenzioni del saraceno non furono sufficienti a far innamorare la candida fanciulla, solo la sua conversione al cristianesimo riuscirono ad intenerirne il cuore. Il nome di Hassan diventò Grifo ribattezzato Grifone per la sua mole. I due innamorati prosperarono e vissero... felici e contenti! | |||
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1. MESSINA E I SUOI APPRODI |