Se potessi avere 1000 euro al mese...
Uno sguardo alla vecchia lira che sta per salutarci. Tra preoccupazioni e nostalgia...

Addio vecchia signora, addio ai fasti dell’Impero Romano, alla riforma di Carlo Magno (che proclamò la allora libbra – mezzo ufficiale di pagamento). Addio alla ‘lira italiana’ consacrata al tempo dell’Unità del 1861. Di lei rimarranno tracce fra i collezionisti e nelle immagini della storia d’Italia e della Repubblica.
Le monete della Repubblica (dal 1946 ai giorni nostri)
Ma la lira rimane specchio della storia italiana: non a caso la prima serie di monete della Repubblica Italiana - opera dell'artista Giuseppe Romagnoli e dell'incisore Pietro Giampaoli - è caratterizzata dai simboli della pace, della ricostruzione, di un Paese fortemente legato al mondo agricolo: Pegaso, il ramoscello d'ulivo, la spiga, il grappolo d’uva e la personificazione della Repubblica con la fiaccola della libertà.
Nel 1951 si inizia a far circolare la seconda serie, tutt’oggi in corso legale (anche se alcune monete non vengono più coniate da anni). Ai tradizionali simboli agricoli si affiancano quelli dell’ottimismo, del boom economico e di un paese dal volto più industrializzato: la cornucopia, simbolo dell’abbondanza; Vulcano,dio del fuoco e della metallurgia; Minerva, dea della saggezza e delle arti; la bilancia simbolo di giustizia.
Il flop, il vanto e la gaffe
Il flop legato alla lira fu sicuramente quello delle monete da 50 e 100 lire di diametro ridottissimo, coniate nel 1989, il cui corso è cessato il 16 ottobre 2000 fra le pernacchie generali.
Il vanto è invece la moneta da 500 Lire coniata nel 1982: unica moneta con i valori espressi anche in braille, ha lanciato il trend delle bimetalliche, di cui è stata il primo esempio al mondo.
La gaffe è l’Europa Svelata (male) delle 1000 Lire bimetalliche, in cui i confini europei si riferiscono al pre-1989, con la Germania ancora divisa.
Per i nostalgici
Non ci resta che la numismatica: tra le ‘monete celebri’, realizzate in argento, possiamo apprezzare quella da 500 Lire emessa nel 1974 per commemorare la nascita di Guglielmo Marconi, seguita l'anno successivo da analoga emissione dedicata a Michelangelo.
Passaggio all’euro Dal 1° marzo 2002 saluteremo definitivamente la vecchia lira, che perde valore legale. Ma chi ne ha ancora i borsellini pieni avrà tempo dieci anni per cambiare la valuta presso la Banca d’Italia.Cosa ci ritroveremo nel portafoglio? Nuove banconote cartacee - con pezzi variabili dai 5 ai 500 euro – oltre a monete e monetine, con una faccia comune a tutti i paesi e un retro ‘personalizzato’: tra gli altri, in Italia vedremo circolare Dante Alighieri, Marco Aurelio, l’uomo di Leonardo, oltre a monumenti nazionali tra cui Colosseo e Mole Antonelliana.
Vantaggi immediati? Le vacanze all’estero costano di meno – niente più commissioni – e niente più pallottoliere per capire se lo shopping parigino è più conveniente di quello romano... Ma la calcolatrice servirà piuttosto per la difficile conversione dalla lira all’euro. Per questo cominciate ad esercitarvi a casa. Una raccomandazione: attenzione ai falsari di lire: le organizzazioni criminali stanno facendo il possibile per disfarsene prima che diventino carta straccia. Occhi aperti.