Etna, ai bordi del cratere
Se non avete mai visto da vicino un vulcano ecco l'Etna, ed ecco anche le webcam che lo riprendono in azione.
A Catania la Grande Mamma non è un Format televisivo, ma bensì il soprannome dato ad un vulcano alto più di 3000 metri: l'Etna.
E cosi chiamato per la caratteristica forma che presenta se lo si osserva con i suoi piccoli coni laterali formati dalle eruzioni.
Una mamma un po arcigna che ha fatto la sua ultima vittima nellagosto del 1999 quando unimprovvisa esplosione scagliò un macigno su una coppia di scalatori diretti sul vecchio cratere.
Una Mamma anche un po scostante se si considera che una spettacolare eruzione fra il 1968 ed il 1971 causò la distruzione dellantico osservatorio ed aprì un nuovo cratere che ha reso impossibile lavvicinamento della vetta.
Del resto buon sangue non mente: lEtna è il vulcano più grande dEuropa, ed uno dei più attivi nel Mondo, come testimoniano le oltre 200 eruzioni che si sono verificate dal 1900 ad oggi.
E prima ancora, nel lontano 1669, scatenò la 5° eruzione più catastrofica dellera geologica moderna.
Ancora oggi il vulcano presenta unattività persistente, come testimonia la recente eruzione del 1991, la più importante nel corso degli ultimi tre secoli. Questa eruzione ebbe origine nella Valle del Bove, un vasto e spettacolare anfiteatro posto sul versante orientale della montagna. E un vulcano quindi da tener docchio con particolare attenzione.
E quello che si cerca di fare con il progetto Poseidon promosso sin dalla fine degli anni '80 dall'Istituto Nazionale di Geofisica e del Gruppo Nazionale per la Vulcanologia del CNR.
Nella rete di monitoraggio è stata prevista una webcam puntata sul cratere principale, che dal 1995 ha ricominciato a mostrare il suo tipico pennacchio bianco. Grazie a questa piccola telecamera è possibile osservare levoluzione dellattività eruttiva con aggiornamenti molto frequenti.
Limponenza del "Mongibello", dallantico nome arabo Gibel Utlamat, è ben testimoniata anche dalla sua ripresa dallalto, come mostra questa bella immagine presa dallo shuttle.
Per i più pacifici si consiglia una visita al parco piuttosto che cercare visioni ravvicinate delle eruzioni, di cui è preferibile godersi le immagini e le animazioni in piena sicurezza sul video del proprio PC.
E cosi chiamato per la caratteristica forma che presenta se lo si osserva con i suoi piccoli coni laterali formati dalle eruzioni.
Una mamma un po arcigna che ha fatto la sua ultima vittima nellagosto del 1999 quando unimprovvisa esplosione scagliò un macigno su una coppia di scalatori diretti sul vecchio cratere.
Una Mamma anche un po scostante se si considera che una spettacolare eruzione fra il 1968 ed il 1971 causò la distruzione dellantico osservatorio ed aprì un nuovo cratere che ha reso impossibile lavvicinamento della vetta.
Del resto buon sangue non mente: lEtna è il vulcano più grande dEuropa, ed uno dei più attivi nel Mondo, come testimoniano le oltre 200 eruzioni che si sono verificate dal 1900 ad oggi.
E prima ancora, nel lontano 1669, scatenò la 5° eruzione più catastrofica dellera geologica moderna.
Ancora oggi il vulcano presenta unattività persistente, come testimonia la recente eruzione del 1991, la più importante nel corso degli ultimi tre secoli. Questa eruzione ebbe origine nella Valle del Bove, un vasto e spettacolare anfiteatro posto sul versante orientale della montagna. E un vulcano quindi da tener docchio con particolare attenzione.
E quello che si cerca di fare con il progetto Poseidon promosso sin dalla fine degli anni '80 dall'Istituto Nazionale di Geofisica e del Gruppo Nazionale per la Vulcanologia del CNR.
Nella rete di monitoraggio è stata prevista una webcam puntata sul cratere principale, che dal 1995 ha ricominciato a mostrare il suo tipico pennacchio bianco. Grazie a questa piccola telecamera è possibile osservare levoluzione dellattività eruttiva con aggiornamenti molto frequenti.
Limponenza del "Mongibello", dallantico nome arabo Gibel Utlamat, è ben testimoniata anche dalla sua ripresa dallalto, come mostra questa bella immagine presa dallo shuttle.
Per i più pacifici si consiglia una visita al parco piuttosto che cercare visioni ravvicinate delle eruzioni, di cui è preferibile godersi le immagini e le animazioni in piena sicurezza sul video del proprio PC.