Da Venafro a Pietrabbondante, la Stonehenge sannita
In viaggio da Roma verso la Basilicata, alla scoperta di luoghi misteriosi all'incrocio di Lazio, Molise e Campania
Con in mano la cartina dellItalia Centro-Sud partiamo da Roma con la nostra macchinina. Il vago obiettivo è di raggiungere Potenza e la Basilicata (Lucania), regione spesso trascurata dai turisti, noi per primi che decidiamo però di recuperare.
Ma la strada è lunga e abbiamo voglia di gustarcela. Organizziamo dunque delle tappe intermedie, la prima delle quali a Venafro, piccola cittadina situata alla convergenza tra tre regioni, il Lazio, la Campania e il Molise (alla quale effettivamente appartiene).
A Venafro alloggiamo presso la "Dimora del Prete di Belmonte", uno splendido palazzo cinquecentesco appartenente alla famiglia Del Prete da sempre e recentemente adibita ad accogliere gli ospiti. Le stanze sono solo quattro, arredate con mobili di varie epoche e grandi quanto una suite (e dotate di bagni di recente costruzione e di ottimo gusto). Il costo è contenuto (150.000 lire) e i padroni di casa (Luigi e Dorothy) sono gentili e disponibili. Con un piccolo sovrappiù si puo cenare con loro gustando ottime specialità locali in un ambiente sereno e vivace.
Se invece volete mangiare fuori noi abbiamo testato con ottimi risultati il ristorante "Al Castello" situato proprio a ridosso del fortilizio storico.
Ripartiti da Venafro abbiamo deciso di visitare Pietrabbondante, incuriositi dai discorsi degli ospiti della Dimora e dal nome così... evocativo. Pietrabbondante dista da Venafro una cinquantina di chilometri di strade montagnose, ma vale lazzardo. Si tratta di un santuario sannita risalente a circa 200 anni prima di Cristo. Veniva utilizzato al pari di Stonehenge come luogo sacro di raduno delle tribù sannitiche della zona. Situato su un leggero pianoro che domina tutta la valle è un luogo affascinante e sorprendente, con il suo teatro sannitico con gradinate dotate di schienali, tuttora utilizzato in rassegne estive.
Infine se come noi vi siete trovati allora di pranzo nella zone potete sostare felicemente al ristorante che trovate sulla strada che da Pietrabbondante conduce a Isernia allaltezza di Pescolanciano. Chiedete obbligatoriamente un antipasto misto della zona e i nodini di mozzarella di bufala!
Ma la strada è lunga e abbiamo voglia di gustarcela. Organizziamo dunque delle tappe intermedie, la prima delle quali a Venafro, piccola cittadina situata alla convergenza tra tre regioni, il Lazio, la Campania e il Molise (alla quale effettivamente appartiene).
A Venafro alloggiamo presso la "Dimora del Prete di Belmonte", uno splendido palazzo cinquecentesco appartenente alla famiglia Del Prete da sempre e recentemente adibita ad accogliere gli ospiti. Le stanze sono solo quattro, arredate con mobili di varie epoche e grandi quanto una suite (e dotate di bagni di recente costruzione e di ottimo gusto). Il costo è contenuto (150.000 lire) e i padroni di casa (Luigi e Dorothy) sono gentili e disponibili. Con un piccolo sovrappiù si puo cenare con loro gustando ottime specialità locali in un ambiente sereno e vivace.
Se invece volete mangiare fuori noi abbiamo testato con ottimi risultati il ristorante "Al Castello" situato proprio a ridosso del fortilizio storico.
Ripartiti da Venafro abbiamo deciso di visitare Pietrabbondante, incuriositi dai discorsi degli ospiti della Dimora e dal nome così... evocativo. Pietrabbondante dista da Venafro una cinquantina di chilometri di strade montagnose, ma vale lazzardo. Si tratta di un santuario sannita risalente a circa 200 anni prima di Cristo. Veniva utilizzato al pari di Stonehenge come luogo sacro di raduno delle tribù sannitiche della zona. Situato su un leggero pianoro che domina tutta la valle è un luogo affascinante e sorprendente, con il suo teatro sannitico con gradinate dotate di schienali, tuttora utilizzato in rassegne estive.
Infine se come noi vi siete trovati allora di pranzo nella zone potete sostare felicemente al ristorante che trovate sulla strada che da Pietrabbondante conduce a Isernia allaltezza di Pescolanciano. Chiedete obbligatoriamente un antipasto misto della zona e i nodini di mozzarella di bufala!