Trento, percorsi di arte sacra
Volevate andare in montagna e non avete trovato alberghi liberi? Fate sosta a Trento: l'atmosfera medioevale di una citta' moderna attraverso le sue pregevoli bellezze storico-architettoniche
Sarebbe forse presuntuoso presentare un solo itinerario su una città bella come Trento. Soprattutto se si pretendesse di inserirvi tutte le bellezze nascoste o più famose di questa splendida città: perciò oggi vi consigliamo una sorta di "percorso mirato". Per scoprire Trento e avere voglia di tornarci.
Percorsi di arte sacra
Ci muoviamo a piedi nel centro storico: da piazza Duomo verso via Cavour, fino in via Belenzani, che termina sulla facciata della Chiesa di S. Francesco Saverio o dei Gesuiti e lungo la quale si ergono il Palazzo Thun (sede comunale), ed alcune residenze nobiliari ricche di ornamenti.
Da vedere assolutamente l'Abbazia di S. Lorenzo, stupendo esempio dell'architettura romanica del XII secolo, che si erge su un lato di piazza Dante, e infine la splendida Chiesa di S. Apollinare nel quartiere di Piedicastello: del XII-XIV secolo, la chiesa fu ricostruita su una precedente cappella risalente al periodo barbarico. L'architettura è di ispirazione romanica duecentesca con i contrafforti, le aperture a tutto sesto, il portale e il campanile: tuttavia la struttura slanciata e la copertura a falde ripidissime conferiscono all'insieme un aspetto gotico, nell'insieme davvero affascinante.
Palazzo Geremia
Tra i monumenti più nobili e più belli della città possiamo annoverare sicuramente Palazzo Geremia, con gli stupendi affreschi che ne impreziosiscono la facciata.
Gli affreschi ritraggono le scene alle quali si assisteva frequentemente in quella che una volta era via Larga (ora via Belenzani) ogni qualvolta qualche grande (fosse imperatore, principe o altro) passava per la città scendendo dalla Germania o facendovi ritorno. In un brano affrescato, per esempio, si ricorda l'ingresso di Massimiliano d'Austria, che abitò in casa Geremia tra il 1508 e il 1509; sotto, fra le scene di Muzio Scevola e di Curzio Romano, è rappresentata una riunione di personaggi che discutono attorno a un ampio tavolo. Tra di essi si distinguono per le toghe rosse gli ambasciatori veneziani.
Il Duomo
E' sempre difficile fare graduatorie delle bellezze artistiche di una città, tuttavia si può affermare senza tema di smentita che il Duomo di Trento sia collocato fra i più importanti monumenti sacri della Penisola. Se la piazza che lo ospita è ritenuta, a ragione, fra le più belle d'Italia, gran parte del merito va a questo capolavoro di Adamo d'Arogno, che visse nel XIII secolo e al quale è dedicata la piazzetta che si apre di fronte all'uscita posteriore della cattedrale.
Lo stile del Duomo, di impronta prevalentemente romanico-lombarda, risente dell'influenza gotica. La facciata principale in particolare, lascia attoniti i turisti: è impreziosita dall'immenso e portale d'ingresso abbellito da un affresco del Trecento in lunetta. In più un eccezionale rosone con Cristo in trono, sempre di epoca trecentesca.
Percorsi di arte sacra
Ci muoviamo a piedi nel centro storico: da piazza Duomo verso via Cavour, fino in via Belenzani, che termina sulla facciata della Chiesa di S. Francesco Saverio o dei Gesuiti e lungo la quale si ergono il Palazzo Thun (sede comunale), ed alcune residenze nobiliari ricche di ornamenti.
Da vedere assolutamente l'Abbazia di S. Lorenzo, stupendo esempio dell'architettura romanica del XII secolo, che si erge su un lato di piazza Dante, e infine la splendida Chiesa di S. Apollinare nel quartiere di Piedicastello: del XII-XIV secolo, la chiesa fu ricostruita su una precedente cappella risalente al periodo barbarico. L'architettura è di ispirazione romanica duecentesca con i contrafforti, le aperture a tutto sesto, il portale e il campanile: tuttavia la struttura slanciata e la copertura a falde ripidissime conferiscono all'insieme un aspetto gotico, nell'insieme davvero affascinante.
Palazzo Geremia
Tra i monumenti più nobili e più belli della città possiamo annoverare sicuramente Palazzo Geremia, con gli stupendi affreschi che ne impreziosiscono la facciata.
Gli affreschi ritraggono le scene alle quali si assisteva frequentemente in quella che una volta era via Larga (ora via Belenzani) ogni qualvolta qualche grande (fosse imperatore, principe o altro) passava per la città scendendo dalla Germania o facendovi ritorno. In un brano affrescato, per esempio, si ricorda l'ingresso di Massimiliano d'Austria, che abitò in casa Geremia tra il 1508 e il 1509; sotto, fra le scene di Muzio Scevola e di Curzio Romano, è rappresentata una riunione di personaggi che discutono attorno a un ampio tavolo. Tra di essi si distinguono per le toghe rosse gli ambasciatori veneziani.
Il Duomo
E' sempre difficile fare graduatorie delle bellezze artistiche di una città, tuttavia si può affermare senza tema di smentita che il Duomo di Trento sia collocato fra i più importanti monumenti sacri della Penisola. Se la piazza che lo ospita è ritenuta, a ragione, fra le più belle d'Italia, gran parte del merito va a questo capolavoro di Adamo d'Arogno, che visse nel XIII secolo e al quale è dedicata la piazzetta che si apre di fronte all'uscita posteriore della cattedrale.
Lo stile del Duomo, di impronta prevalentemente romanico-lombarda, risente dell'influenza gotica. La facciata principale in particolare, lascia attoniti i turisti: è impreziosita dall'immenso e portale d'ingresso abbellito da un affresco del Trecento in lunetta. In più un eccezionale rosone con Cristo in trono, sempre di epoca trecentesca.