Come allungare la citta' di Pisa
Come camminare per ore a Pisa senza mai vedere la Torre
A Parigi esistono almeno quindici viali la cui lunghezza supera i due chilometri; rue de Vaugirard, che è la strada più lunga di questa metropoli, misura addirittura 4.360 metri; rue de Rivoli 3.070 e il boulevard Saint-Germaine 3.150. Per chi ama camminare a piedi per la città e percorrere molti chilometri in mezzo a case e viali, scalinate e sottopassaggi, è possibile, in una sola seduta, coprire anche più di 35 chilometri, rimanendo sempre dentro la città e senza mai ritornare sui propri passi.
La città di Pisa, al contrario, è fastidiosamente piccola e limitata, come se fosse stata costruita in miniatura per individui privi di ambizioni. Se si parte dalla cosiddetta torre pendente (situata in un punto vicino al centro storico) e si imbocca il viale XXIV Maggio, ad esempio, dopo poco più di un chilometro di cammino ci si troverà in aperta campagna, in località San Martino Ulmiano, tra le sterpaglie e le greggi di pecore. E gli ultimi quattro o cinquecento metri si saranno percorsi tra palazzoni periferici, in mezzo a case fatiscenti contornate da baracche in lamiera e senza neppure incontrare una sola edicola.
Per chi ama vagare nel tessuto urbano e senza doversi trovare ad un tratto in mezzo al deserto, con le scarpe che affondano nella fanghiglia ed attorniato da frotte di polli, Pisa è una città troppo corta, i suoi viali sono insufficienti. In un modo o nell'altro, dopo quaranta minuti che si procede, o si finisce in un paese limitrofo (e si constata con amarezza che non c'è più la città), o ci si trova in uno spiazzo tutto polveroso e ci si deve rassegnare a tornare indietro.
Ecco un itinerario che può permettere, a chi desidera perdersi nelle strade urbane, di allungare in qualche modo i limitati viali di Pisa, facendo una lunga passeggiata di svariati chilometri che darà la sensazione d'essere alla periferia di Parigi.
Partendo dall'aeroporto cittadino, si imbocchi la via dell'Aeroporto fino a piazza Giusti; da qui si raggiunga, voltando a sinistra, via Cappuccini e poi via di Quarantola, percorrendola finchè non si congiunge con via Battisti. Dopo circa mezzo chilometro si entri in viale Bonaini e da qui, procedendo a diritto, si raggiunga piazza Guerrazzi e si attraversi il ponte della Vittoria. Subito dopo si svolti a destra e si imbocchi il viale delle Piagge; arrivati in piazza Ginori si giri a sinistra e ci si incammini per via San Michele degli Scalzi, imboccando dopo duecento metri la via Rosellini (a destra) e percorrendola fino all'incrocio con via Cisanello. Dopo aver svoltato a destra e aver proseguito un po', si incontrerà sulla sinistra una certa via W. Tobagi: la si imbocchi fino a che non incrocia via Valgimigli e qui si svolti a sinistra: poco dopo si troverà via Francesco Flamini, sulla destra. Si attraversi via Garibaldi e si entri in via Galdi, poi in via Carlini; una volta incrociata via Giuseppe Parini si svolti a sinistra, poi a destra (via Settembrini), poi di nuovo a sinistra (via Quasimodo): a questo punto si girerà a sinistra in via Battelli e si proseguirà per via Edmondo De Amicis. Le successive strade da imboccare le darò semplicemente di seguito; il turista le potrà trovare su una qualsiasi cartina: via del Giardino, via di Simone, via Buonarroti, via San Zeno, largo San Zeno, via Firenze, via Napoli, via di Gello, via Lucchese, via Rindi, via Tino da Camaino, via Salvestroni, viale XXIV Maggio.
Qui termina la passeggiata. Chi avrà seguito le mie indicazioni, avrà avuto il piacere di camminare per ore dentro la città, senza mai rischiare di trovarsi in campagna. E avrà percorso svariati chilometri senza mai entrare nel centro storico e senza mai vedere la torre, potendo fingere di trovarsi in una periferia anonima come se ne possono trovare nelle grandi metropoli.
La città di Pisa, al contrario, è fastidiosamente piccola e limitata, come se fosse stata costruita in miniatura per individui privi di ambizioni. Se si parte dalla cosiddetta torre pendente (situata in un punto vicino al centro storico) e si imbocca il viale XXIV Maggio, ad esempio, dopo poco più di un chilometro di cammino ci si troverà in aperta campagna, in località San Martino Ulmiano, tra le sterpaglie e le greggi di pecore. E gli ultimi quattro o cinquecento metri si saranno percorsi tra palazzoni periferici, in mezzo a case fatiscenti contornate da baracche in lamiera e senza neppure incontrare una sola edicola.
Per chi ama vagare nel tessuto urbano e senza doversi trovare ad un tratto in mezzo al deserto, con le scarpe che affondano nella fanghiglia ed attorniato da frotte di polli, Pisa è una città troppo corta, i suoi viali sono insufficienti. In un modo o nell'altro, dopo quaranta minuti che si procede, o si finisce in un paese limitrofo (e si constata con amarezza che non c'è più la città), o ci si trova in uno spiazzo tutto polveroso e ci si deve rassegnare a tornare indietro.
Ecco un itinerario che può permettere, a chi desidera perdersi nelle strade urbane, di allungare in qualche modo i limitati viali di Pisa, facendo una lunga passeggiata di svariati chilometri che darà la sensazione d'essere alla periferia di Parigi.
Partendo dall'aeroporto cittadino, si imbocchi la via dell'Aeroporto fino a piazza Giusti; da qui si raggiunga, voltando a sinistra, via Cappuccini e poi via di Quarantola, percorrendola finchè non si congiunge con via Battisti. Dopo circa mezzo chilometro si entri in viale Bonaini e da qui, procedendo a diritto, si raggiunga piazza Guerrazzi e si attraversi il ponte della Vittoria. Subito dopo si svolti a destra e si imbocchi il viale delle Piagge; arrivati in piazza Ginori si giri a sinistra e ci si incammini per via San Michele degli Scalzi, imboccando dopo duecento metri la via Rosellini (a destra) e percorrendola fino all'incrocio con via Cisanello. Dopo aver svoltato a destra e aver proseguito un po', si incontrerà sulla sinistra una certa via W. Tobagi: la si imbocchi fino a che non incrocia via Valgimigli e qui si svolti a sinistra: poco dopo si troverà via Francesco Flamini, sulla destra. Si attraversi via Garibaldi e si entri in via Galdi, poi in via Carlini; una volta incrociata via Giuseppe Parini si svolti a sinistra, poi a destra (via Settembrini), poi di nuovo a sinistra (via Quasimodo): a questo punto si girerà a sinistra in via Battelli e si proseguirà per via Edmondo De Amicis. Le successive strade da imboccare le darò semplicemente di seguito; il turista le potrà trovare su una qualsiasi cartina: via del Giardino, via di Simone, via Buonarroti, via San Zeno, largo San Zeno, via Firenze, via Napoli, via di Gello, via Lucchese, via Rindi, via Tino da Camaino, via Salvestroni, viale XXIV Maggio.
Qui termina la passeggiata. Chi avrà seguito le mie indicazioni, avrà avuto il piacere di camminare per ore dentro la città, senza mai rischiare di trovarsi in campagna. E avrà percorso svariati chilometri senza mai entrare nel centro storico e senza mai vedere la torre, potendo fingere di trovarsi in una periferia anonima come se ne possono trovare nelle grandi metropoli.