Palermo, o cara...
A Palermo rischiate un "viaggio fuori dal tempo", tra chiese normanne e minareti arabi, ma anche Kabul non e' lontana...
Quando sbarcate a Palermo-Punta Raisi già rischiate di confondervi, perché il nome ufficiale dellaeroporto è un goffo "Falcone e Borsellino", ma nessuno (neanche il pilota dellaereo) lo chiama così. Daltronde siccome chiamarlo "Punta Raisi" sarebbe ormai improprio, tutti dicono "laeroporto". E con questo siete già perfettamente inseriti nella mentalità palermitana...
Dallaeroporto alla città cé una mezzora di treno, il Trinacria Express, che con circa 5 euro vi sbarca nel cuore della capitale siciliana. In caso di sciopero (o di allergia ferroviaria) esiste anche una linea di corriere private che con più o meno la stessa cifra impiega un quarto dora in più per fornire il medesimo servizio. Comunque, sia che prendiate il treno che la corriera, passerete obbligatoriamente per Capaci, e se avete buona memoria potete anche commuovervi.
Palermo non è una città per la quale il viaggiatore debba chiedersi se vale la pena fare una sosta. Palermo è una tappa obbligatoria, lunico avvertimento che sento di dovervi fare è di non andare ad agosto o nei fine settimana, perché in quei casi troverete musei, chiese e siti turistici disperatamente chiusi e vagherete per le strade desolate della città in preda al rodimento interiore...
Quando siete sul posto comprate una guida, perché di trovarne (di decenti) nella vostra città di partenza è impresa difficoltosa. Raccomandiamo "Palermo e Monreale" (Edizioni Arnone): tutta a colori, scuce appena 8 euro. E anche questa è fatta.
Consigli sui posti da vedere? State scherzando? A Palermo tutto è da vedere... il quartiere Liberty, la Cala, la Vucciria, la Cuba, ecc ecc... Una cosa insolita che probabilmente non andreste a vedere (cosa che invece dovete assolutamente fare) è lOrto botanico. Di ispirazione francese, è stato fondato nel 1795 ed è attualmente gestito dallUniversità di Palermo. Quando mangiate un mandarino pensateci, perché è grazie a loro che sono stati importati in Europa.
Sempre in ambito di posti insoliti suggeriamo la "Libreria Altroquando", vero e proprio faro per la cultura alternativa (via V. Emanuele 145), lAntica focacceria S.Francesco, un locale slow food gestito in maniera moderna e dinamica (dove potete gustare tra laltro lo Sfinciuni, il Pani ca meusa, e le Panelle) e il Teatro Massimo, recentemente restaurato, che non sfigurerebbe affatto in un film di Batman. Ma va detto che a Palermo magari troverete i musei chiusi e i custodi sgarbati come nella migliore tradizione statale italiana, ma ovunque andate a mangiare, mangiate bene.
Infine non ce ne vogliano gli amici palermitani ma raccomandiamo prudenza, portafogli ben custoditi e borse chiuse, soprattutto nella città vecchia che, come abbiamo annunciato nel sottotitolo del pezzo, sembra davvero Kabul, ma dopo i bombardamenti americani. E il problema del degrado della città vecchia è argomento di controversie politiche da almeno venti anni, che ovviamente esulano questo articolo ma che riguardano tutti.
Dallaeroporto alla città cé una mezzora di treno, il Trinacria Express, che con circa 5 euro vi sbarca nel cuore della capitale siciliana. In caso di sciopero (o di allergia ferroviaria) esiste anche una linea di corriere private che con più o meno la stessa cifra impiega un quarto dora in più per fornire il medesimo servizio. Comunque, sia che prendiate il treno che la corriera, passerete obbligatoriamente per Capaci, e se avete buona memoria potete anche commuovervi.
Palermo non è una città per la quale il viaggiatore debba chiedersi se vale la pena fare una sosta. Palermo è una tappa obbligatoria, lunico avvertimento che sento di dovervi fare è di non andare ad agosto o nei fine settimana, perché in quei casi troverete musei, chiese e siti turistici disperatamente chiusi e vagherete per le strade desolate della città in preda al rodimento interiore...
Quando siete sul posto comprate una guida, perché di trovarne (di decenti) nella vostra città di partenza è impresa difficoltosa. Raccomandiamo "Palermo e Monreale" (Edizioni Arnone): tutta a colori, scuce appena 8 euro. E anche questa è fatta.
Consigli sui posti da vedere? State scherzando? A Palermo tutto è da vedere... il quartiere Liberty, la Cala, la Vucciria, la Cuba, ecc ecc... Una cosa insolita che probabilmente non andreste a vedere (cosa che invece dovete assolutamente fare) è lOrto botanico. Di ispirazione francese, è stato fondato nel 1795 ed è attualmente gestito dallUniversità di Palermo. Quando mangiate un mandarino pensateci, perché è grazie a loro che sono stati importati in Europa.
Sempre in ambito di posti insoliti suggeriamo la "Libreria Altroquando", vero e proprio faro per la cultura alternativa (via V. Emanuele 145), lAntica focacceria S.Francesco, un locale slow food gestito in maniera moderna e dinamica (dove potete gustare tra laltro lo Sfinciuni, il Pani ca meusa, e le Panelle) e il Teatro Massimo, recentemente restaurato, che non sfigurerebbe affatto in un film di Batman. Ma va detto che a Palermo magari troverete i musei chiusi e i custodi sgarbati come nella migliore tradizione statale italiana, ma ovunque andate a mangiare, mangiate bene.
Infine non ce ne vogliano gli amici palermitani ma raccomandiamo prudenza, portafogli ben custoditi e borse chiuse, soprattutto nella città vecchia che, come abbiamo annunciato nel sottotitolo del pezzo, sembra davvero Kabul, ma dopo i bombardamenti americani. E il problema del degrado della città vecchia è argomento di controversie politiche da almeno venti anni, che ovviamente esulano questo articolo ma che riguardano tutti.