Gorizia, Gradisca e un bicchiere di Collio
Dolci paesaggi, venti violenti e vini schietti. Tra Slovenia e Friuli Venezia Giulia
Un piccolo compendio dell'universo.
Così il grande Ippolito Nievo descriveva il Friuli, chiuso a nord dalla cerchia delle Alpi e che a sud si affaccia sul Mare Adriatico; dalla foce del Tagliamento alle Lagune di Marano e Grado, fino al Golfo di Trieste. Il paesaggio è dolce e punteggiato da numerosi castelli che a partire dall'Alto Medio Evo formavano la linea difensiva di quest'area spesso di passaggio e di conquista.
Le ampie lagune di Grado e la foce dell'Isonzo sono i gioielli della bassa costa occidentale che a est diviene alta e rocciosa, con le insenature di Duino e Sistiana, sino a Trieste, nota per il suo vento di bora, capace di scagliare raffiche a 150 Km/h.
Un'industria chiamata natura
Il Friuli è uno dei massimi produttori europei di legno per uso industriale, in particolare sedie, segno di un'abbondanza di vegetazione, testimoniata anche dalle numerosissime foto disponibili in rete, e dalla enorme varietà di alberi del suo territorio. Le zone montane sono molto popolate: non solo da turisti e abitanti ma anche da caprioli, camosci cervi, galli cedroni, lepri, volpi e martore, gufi reali e aquile. Ed è ormai accertato che vi sono ritornati l'orso bruno e la lince.
Verso il confine: Gradisca e Gorizia
Così come molte altre chiese dei dintorni, anche il Duomo di Gorizia (Gorica in sloveno, Goerz in tedesco) è andato distrutto dalla prima Guerra mondiale e in gran parte ricostruito. Ma la chiesa più importante di Gorizia è però quella di S. Ignazio in piazza della Vittoria, dove sorge anche la celebre Fontana del Nettuno.
Per via delle guerre anche della Gradisca di un tempo non rimane molto. Dello straordinario complesso di difesa che attorniava la città rimangono quattro lati con sei torrioni (la "Torre Grande" conserva tutta la forza e la suggestione di un tempo); e rimangono palazzi di prestigio come Palazzo Torriani, sorto tra il 1644 ed il 1705, e la casa dei Provveditori Veneti, ora sede della Enoteca Regionale del Friuli-Venezia Giulia. Qui assaggiamo il Collio, ed è un vero piacere. Così come dare un'occhiata all'elenco dei tanti spettacoli ed eventi culturali che si tengono in Friuli Venezia Giulia ogni anno.
Così il grande Ippolito Nievo descriveva il Friuli, chiuso a nord dalla cerchia delle Alpi e che a sud si affaccia sul Mare Adriatico; dalla foce del Tagliamento alle Lagune di Marano e Grado, fino al Golfo di Trieste. Il paesaggio è dolce e punteggiato da numerosi castelli che a partire dall'Alto Medio Evo formavano la linea difensiva di quest'area spesso di passaggio e di conquista.
Le ampie lagune di Grado e la foce dell'Isonzo sono i gioielli della bassa costa occidentale che a est diviene alta e rocciosa, con le insenature di Duino e Sistiana, sino a Trieste, nota per il suo vento di bora, capace di scagliare raffiche a 150 Km/h.
Un'industria chiamata natura
Il Friuli è uno dei massimi produttori europei di legno per uso industriale, in particolare sedie, segno di un'abbondanza di vegetazione, testimoniata anche dalle numerosissime foto disponibili in rete, e dalla enorme varietà di alberi del suo territorio. Le zone montane sono molto popolate: non solo da turisti e abitanti ma anche da caprioli, camosci cervi, galli cedroni, lepri, volpi e martore, gufi reali e aquile. Ed è ormai accertato che vi sono ritornati l'orso bruno e la lince.
Verso il confine: Gradisca e Gorizia
Così come molte altre chiese dei dintorni, anche il Duomo di Gorizia (Gorica in sloveno, Goerz in tedesco) è andato distrutto dalla prima Guerra mondiale e in gran parte ricostruito. Ma la chiesa più importante di Gorizia è però quella di S. Ignazio in piazza della Vittoria, dove sorge anche la celebre Fontana del Nettuno.
Per via delle guerre anche della Gradisca di un tempo non rimane molto. Dello straordinario complesso di difesa che attorniava la città rimangono quattro lati con sei torrioni (la "Torre Grande" conserva tutta la forza e la suggestione di un tempo); e rimangono palazzi di prestigio come Palazzo Torriani, sorto tra il 1644 ed il 1705, e la casa dei Provveditori Veneti, ora sede della Enoteca Regionale del Friuli-Venezia Giulia. Qui assaggiamo il Collio, ed è un vero piacere. Così come dare un'occhiata all'elenco dei tanti spettacoli ed eventi culturali che si tengono in Friuli Venezia Giulia ogni anno.