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Zucche in tavola

creato da Maria Linardi ultima modifica 20/06/2008 15:12

Fin dai tempi piu' remoti l'uomo ha sfruttato le zucche per ricavarne ciotole, fiasche, cucchiai e piatti. Ma visto che non potevamo certo scordare il principale impiego della zucca, ecco un pranzo interamente basato su questo versatile ingrediente

Zucche in tavolaOriginaria dell'America meridionale, la zucca appartiene alla grande famiglia delle Cucurbitacee della quale fanno parte anche i cetrioli e i cocomeri. Quelle usate più comunemente in cucina appartengono alla specie Cucurbita maxima (ad es. la zucca marina di Chioggia) e Cucurbita Moschata (ad es. la zucca di Napoli).

Antipasto: Crocchette di zucca e grana

Ingredienti:
300 gr di polpa di zucca pulita da cuocere a vapore - 160 gr di farina - 3 uova - grana padano grattugiato - noce moscata - un amaretto - lievito in polvere per torte salate - sale - olio per friggere.
Passate la zucca cotta al passaverdure amalgamando la purea con un uovo, 2 tuorli, la farina, l’amaretto sbriciolato, una grattatina di noce moscata, 2 cucchiaiate di formaggio grattugiato, mezza bustina di lievito e, per ultimi, i 2 albumi avanzati montati in neve ben soda con un pizzichino di sale. Riscaldate abbondante olio nella padella dei fritti e gettatevi l'impasto a piccole cucchiaiate; scolate le crocchette su un foglio di carta assorbente da cucina e servitele ben calde.

Primo: Conchiglioni con zucca e ceci

Ingredienti:
400 gr di conchiglioni - 450 gr di zucca - 100 gr di passato di pomodoro - 250 gr di ceci sgocciolati - 80 gr di speck - olio d'oliva - salvia, rosmarino - pepe in grani, sale.
Pulite e tagliate a piccoli dadi la zucca. Scaldate in una padella 5 cucchiaiate d'olio, profumatele con una cucchiaiata di trito di salvia e rosmarino e rosolatevi lo speck tagliato a dadini. Unite i dadi di zucca e lasciate rosolare. Aggiungete i ceci, mescolate e fate insaporire, quindi completate con il passato di pomodoro. Salate, lasciate sobbollire il sugo mentre, a parte, fate cuocere i conchiglioni in abbondante acqua salata. Scolateli al dente e versateli nel tegame dove avete cotto il sugo. Completate a fiamma viva con una macinata di pepe, 2 cucchiaiate d'olio crudo e un altro po’ di erbe aromatiche tritate. Servite il primo fumante con del buon Collio Riesling Renano.

Secondo: Spiedini di pollo, zucca e verza

Ingredienti
350 gr di petto di pollo - 200 gr di zucca già pulita - 4 larghe foglie di verza - cipolla - estratto di carne o dado granulato - burro - brodo vegetale - aceto balsamico - sale - pepe.
Dopo aver diviso a metà le foglie di verza tagliandole lungo la costola centrale (da eliminare!), scottatele per 5 minuti in acqua bollente salata, poi scolatele e fatele asciugare su un canovaccio. Riducete in scaloppine sottili il petto di pollo, affettandolo nello spessore della polpa e ricavate dalla zucca altrettante fettine ugualmente sottili. Dividete ciascuno dei due ingredienti in quattro porzioni uguali, quindi montate i 4 spiedini iniziando con mezza foglia di verza poi, a seguire, strati di pollo e zucca, spolverizzati di sale e pepe. Terminate con l’altra metà della foglia di verza. Fissate, quindi, ogni spiedino con 4 stecchini per farlo restare compatto, poi cuoceteli tutti e 4 al vapore, nell'apposito cestello, per 15 minuti circa. Quando gli spiedini sono quasi pronti, soffriggete una noce di burro con una cipolla tritata finemente, bagnate con un mestolo di brodo vegetale, unite un cucchiaino di estratto di carne, 2 cucchiai di aceto balsamico e fate addensare. Servite gli spiedini con un velo di salsina e guarnite con una julienne di zucca fresca.
Questo originale secondo si completa con un bianco secco dal profumo floreale, tipo una Vernaccia di San Gimignano.

Una curiosità storica
A proposito di zucche, Lucio Anneo Seneca, fra le sue tante mirabili opere letterarie, ne scrisse una particolarissima e divertente: la Divi Claudii apocolocyntosis, una violenta satira contro l’imperatore Claudio scritta, ovviamente, dopo la sua morte. Nel titolo, deformazione comica della parola greca apathanátisis (divinizzazione), troviamo eco della zucca, in greco kolokynte. La traduzione letterale suonerebbe, quindi, "trasformazione in zucca" o "divinizzazione di una zucca", con dissacrante allusione alla divinizzazione post mortem degli imperatori.

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