Metti che ritorni il Medioevo
C'e' chi e' convinto che la cucina medievale fosse rozza e monotona. Gradite un assaggio?
Lultimo film di Ermanno Olmi riporta alla ribalta un periodo storico lunghissimo denso di avvenimenti politici, religiosi, culturali, ma anche per molti sorprendentemente di grande tradizione gastronomica. È opinione comune, infatti, che la cucina medievale fosse rozza e monotona: tuttaltro! Perlomeno quella tardo medievale, era una ricerca di sapori, colori e abbinamenti decisamente raffinata. Per avere unidea di cosa "bolliva in pentola" allora in Italia, ad Orvieto nel mese di giugno sono in programma le giornate dei "banchetti medievali", durante i quali, si può assistere, fra laltro, a divertenti esibizioni di musici, canti e giocolieri. E sperimentare originali pietanze. Gradite unanticipazione? Vi proponiamo di seguito un paio di ricette di antichissima origine. |
MINESTRA DI FAVE SECCHE E ORZO Dose per 6 persone 220 gr di orzo perlato - 200 gr di fave secche - 80 gr di cipolla - aglio - prezzemolo 2 l. di brodo - olio d'oliva - sale - pepe nero Mettete le fave in ammollo in acqua fredda almeno per 4 ore e, separatamente, l'orzo almeno per un'ora. Tritate 2 spicchi d'aglio con la cipolla e ponete il trito in una casseruola con 4 cucchiai d'olio; unite quindi le fave ammollate, il brodo caldo e un pizzico di sale. Coprite e fate cuocere, a fuoco moderato, per mezzora circa, poi unite l'orzo sgocciolato e proseguite la cottura ancora per 40 minuti. Correggete di sale e insaporite con del prezzemolo tritato, una macinata di pepe e un filo d'olio crudo. Servite la minestra con del buon pane casereccio o con dei crostini, ricordando di offrire ai vostri commensali un buon bicchiere di vino bianco giovane, dal gusto secco. |
MAIALINO ARROSTO CON CANNELLINI Dose per 6 persone 2 carré di maialino da latte 100 gr di fagioli cannellini di coltura biologica - rosmarino - salvia pomodorini ciliegia - origano secco - aglio - aceto - olio d'oliva - sale - pepe in grani Mettete i fagioli a bagno in acqua fredda per una notte, lavateli e fateli lessare per circa 40 minuti. Spolpate le costine dei carré e mettetele a nudo, spingendo la polpa verso la base. Strofinate i carré con uno spicchio d'aglio, conditeli con lorigano, una generosa macinata di pepe, un filo d'olio e lasciateli insaporire per mezzora in un tegame di coccio. Trascorso questo tempo, ponete il tegame sul fuoco vivace per 5-10 minuti, quindi trasferitelo nel forno a 220° per altri 25 minuti. Intanto scolate i fagioli lessi e fateli insaporire nellolio caldo precedentemente aromatizzato da uno spicchio d'aglio e da un rametto di rosmarino, poi aggiungete 5 o 6 pomodorini sbollentati, 2 cucchiai d'aceto, alcune foglioline di salvia, sale, pepe. Lasciate sobbollire l'intingolo per 5 minuti. Servite i carré accompagnati dai fagioli e da un buon Sangiovese dei colli Piceni. |